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levare il fumo alle schiacciate
Simpatica ed efficace espressione di schietta officina toscana attraverso la quale si evidenzia un'elevata abilità nel realizzare alcunché con tempestività ed efficienza e, per traslato, prontezza di riflessi e di apprendimento.

È chiara la natura paradossale della locuzione, dato che, come giustamente argomenta il Ravagliulo-Incordati: «...il fumo della schiacciata è elemento inconsistente ed inafferrabile, nonché effimero, e pertanto il solo tentare di levarlo risulta azione vana ed illusoria come il fare la punta alle scorregge... » (cfr. ULRICO RAVAGLIULO-INCORDATI, Fenomenologia della schiacciata tra utopia e realtà, Colgate 1966).

Si ripropone altresì la vexata quaestio della vera consistenza e natura della schiacciata in sé, che secondo il Fetecchia è « ...larga porzione de pasta de pane non lievitata, de minimo spessore, ancorché qua e là lavorata cum l'affondarvi li diti a praticar depressioni sulla sua superficie, cosi ché ivi se deposita l'olio e il sale sopra sparso; poscia cotta nel forno a legna che ne venga croccante e savorita

et anco foriera de viperina sete da bervi dietro un o du' bicchierozzi de vino, imperoccché d'altrunde fa d'uopo attendere che 'l fornaro abbi tenuti li diti sua puliti da non lasciarvi cacchule o ugnate de loja, tal che de quelle non se truovi traccia nel mangiarne, altrimenti devesi apostrofare lo detto fornaro col nome de lezzo e comandarne che di cotesta stiacciata ne portasse a lo budello 'ncatramato della su' propia madre...» (cfr. GABBRIELLIN del GABBRO detto IL FETECCHIA, La dolorosa historia dello Fornarino della Venezia di Livorno et altri fatti de sangue ivi successi che non ci si crederebbin veri, Livorno 1555);' esiste un'altra scuola di pensiero di matrice pisana che nella schiacciata individua un classico dolce di tradizione pasquale, tutt'altro che di forma schiacciata, bensì assai rigonfio e all'interno disseminato di piccoli anici «...che di molto alloppia in gola e fa mappazza come fusse una balla di cotone, e che solo a li stolidi Pisani può risultar di gradimento »(Cattaneo).

Dell'abilità nel levare il fumo alle schiacciate nessuno tratta, e quindi si ha ragione di credere che essa sia operazione surrettizia ed immaginaria più che complessa e difficoltosa; ci è pervenuta notizia di analoga attitudine da parte di tale Vaschino Frullamerda di Prato il quale riusciva, una volta mollata una scorreggia, a correre così velocemente intorno all'isolato da staccarsi del tutto dal puzzo, per poi ritrovarlo pressoché intatto nello stesso punto dove l'aveva lasciato.

« Luilì leva 'r fumo alle schiacciate. ..! » dirà indifferentemente il gentiluomo livornese del grande direttore d'orchestra così come del penalista di vaglia o del meccanico all'angolo, ma « Alla tu' età io levavo 'r fumo alle schiacciate...!» affermerà, non senza una punta di malinconia, il medesimo gentiluomo nell' ammaestrare il figlio adolescente che manifesta scarsa inclinazione alla dilettevole pratica della topa.


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