Bossi, il figlio e la moglie

Alessia Grossi

Pubblicato il: 26.07.08
l'Unità

 

 
Www.firmiamo.it/promuovetelo. Dopo giorni di disagio causati dall'insulto con gesto all'inno di Mameli da parte di Umberto Bossi, ministro per le riforme, YouTube propone una soluzione per sedare le ire del Senatur contro lo Stato canaglia e i professori terroni. Firmare un appello per far promuovere Renzo Bossi, suo figlio, la cui bocciatura evidentemente sarebbe stata la causa di un rinnovato ma imperituro istinto di rabbia contro Roma ladrona e il sud parassita da parte di suo padre. Ma il video dell'appello, postato da Youblob.org prima della soluzuone propone una carrellata di montaggi esilaranti. Si parte dall'orgoglioso Mameli - Troisi che si appropria dell'invenzione dell'inno per conquistare la ragazza dei suoi sogni. Il titolo del film, Non ci resta che piangere, riporta alla mente la sensazione provata dalla maggioranza degli italiani all'ennesimo gesto di eleganza del senatore padano.

Ecco poi il gesto trasmesso da tutte le Tv e di seguito la Nazionale di calcio italiana che intona la strofa, che - dice il postatore - sarebbe stata fraintesa da Umberto Bossi: «È la vittoria che è schiava di Roma - precisa il commento al video - e non l'Italia». Ma dato che ogni spiegazione razionale sarebbe di troppo in questa occasione l'unica soluzione temporanea per tenere fermo il dito medio di Bossi è firmare l'appello.

 
E a proposito di incomprensioni, a sostegno della commissione che ha giudicato Renzo Bossi all'esame di maturtità interviene in un altro video Don Gaetano Caracciolo, Rettore del collegio Bentivoglio di Tardate, provincia di Varese in cui il figlio di Bossi ha sostenuto l'esame di maturità ed è stato bocciato. Nell'intevista il Rettore spiega che l'unico motivo per il quale l'alunno è stato stroncato è che i voti dell'esame sia per lo scritto che per l'orale non hanno raggiunto la sufficienza. «Dato che - precisa Don Gaetano - la tesina su Cattaneo e il federalismo, come tutte le tesine è solo una spinta per l'interrogazione orale e non è l'unico elemento sul quale si può basare la commissione esaminatrice. E Renzo - spiega ancora il Rettore - nonostante gli sia stato richiesto di parlare di uno scrittore a piacere non ha raggiunto la sufficienza nemmeno all'orale».

Professori del Sud? Domanda l'intervistatore giustificandosi per il basso livello della domanda che tuttavia ritiene necessaria per dovere di cronaca. «Su sette esaminatori solo un'insegnante era di orignine meridionale ma lavora al Nord da molti anni. Ma - precisa Don Caracciolo, nato anche lui sotto il Carroccio ma di origine calabrese - sono certo che anche quell'insegnate come tutti abbia alle spalle una carriera meritevole».

 

Come certamente una carriera meritevole l'avrà alle spalle anche la moglie di Bossi. Che di professione, dice il video postato da vermiciattolo - indovinate che fa? «L'insegnante. Del Nord? - si chiede il postatore - no. La moglie di Bossi insegna al Nord ma anche lei è di origini meridionali». Professori del Nord al Nord, dunque. E la moglie del Senatur che fine farebbe? Allora perchè, nonostante anche sua moglie sia un'insegnante venuta dal Sud il ministro delle riforme sparla proprio di questa «categoria»? La spiegazione ce la dà Roberto Benigni nel video: «Bossi sembra uno che è che l'hanno tenuto chiuso per 40 anni, ad un certo punto gli aprono la porta e gli dicono: Fermo, le diamo un quarto d'ora libero lei dica quello che le pare e poi la veniamo a riprendere. E lui in quei 15 minuti deve dire tutto chè poi lo ripassa a prendere l'ambulanza».